La cura della prole è iniziata oltre 500 milioni anni fa

Gli scienziati hanno scoperto un vecchio invertebrato vissuto oltre 500 milioni anni fa che aveva degli embrioni nelle uova, che stava proteggendo sotto il carapace.

Il carapace è una parte dell’esoscheletro o conchiglia presente in certi animali.

Sono le più antiche testimonianze di cura parentale mai trovate, secondo uno studio pubblicato sulla rivista ‘Current Biology’.

Questo animale era il Waptia fieldensis, precursore di alcuni invertebrati marini, i cui fossili sono stati scoperti un secolo fa, nel giacimento di Burgess Shales, un eccezionale sito fossile del West Canada.

Il Waptia fieldensis è un artropode appartenente a un gruppo di animali che comprende aragoste e gamberi.

La bestiola di cui sono state trovate le uova, misurava 5 a 10 cm di lunghezza ed era è vissuta 500 milioni di anni fa, nel tempo in cui sono apparsi la maggior parte dei principali gruppi di animali moderni.

Utilizzando tecniche di imaging avanzato e di analisi chimica, i ricercatori hanno rilevato ovociti ed embrioni in fase di sviluppo tra il guscio dell’animale e il suo corpo.

La cura della prole, dice lo studio, ha fatto la sua comparsa oltre 500 milioni di anni fa, con l’artropode che cercava di assicurare la sopravvivenza della propria discendenza nascondendo le uova deposte sotto il carapace.


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