Depressione: cresce il rischio suicidio, ma in molti non si curano

La depressione è la malattia a maggiore incidenza nel mondo ed e al primo posto nei paesi occidentali, ma spesso chi ne soffre non chiede aiuto. A rilevarlo è stato uno studio triennale dell’ECNP (European College Neuropsychopharmacology) che ha coinvolto trenta paesi (Unione Europea, Svizzera, Islanda e Norvegia) per un totale di 514 milioni di persone.

Dallo studio è emerso che sono 30,3 milioni le persone affette da depressione in Europa.

In Italia, soffre di depressione il 12,5% della popolazione, ma solo il 34,3% assume farmaci antidepressivi, secondo il rapporto OsMed (Uso dei farmaci in Italia) presentato dall’AIFA.

Di queste cose si è discusso a Roma, in occasione del Forum delle Neuroscienze, che ha avuto luogo presso l’Accademia dei Lincei.

IL DEPRESSO HA UN RISCHIO DI SUICIDIO 30 VOLTE SUPERIORE

Ma chi è depresso ha un rischio di suicidio che è trenta volte superiore rispetto a quello della popolazione generale e la depressione non trattata diventa cronica e rende progressivamente disabili.
Gli esperti stimano che la depressione, nel 2020, sarà la causa maggiore di disabilità, dopo le malattie cardiovascolari.

Rilevanti sono anche i costi sociali della malattia. In Italia le ore lavorative perse a causa della depressione sono pari a 4 miliardi di euro l’anno.

LA DEPRESSIONE E’ LEGATA ALLE DIPENDENZE

La depressione, dice l’ECNP, rende difficile godersi la vita e anche superare la giornata può essere schiacciante. Comprendere i segni, i sintomi, le cause e trattare la depressione è il primo passo per superare il problema.

Circa la metà degli alcolisti ha disturbi dell’umore e molti hanno un disturbo depressivo maggiore.

Anche l’uso del tabacco è legato a disturbi psichiatrici. Nei pazienti con depressione, i fumatori sono circa il 70%.

MINORE ASPETTATIVA DI VITA

Uno studio fatto lo scorso anno aveva trovato che chi è depresso ha una aspettativa di vita di 20 anni in meno rispetto a un soggetto sano.

IL DEPRESSO NON CHIEDE AIUTO

Il depresso tende a rinchiudersi in sé stesso e a diventare, “perché la mancanza di speranza è un tratto distintivo della patologia” ha detto Norman Lamb, Medico e Ministro della Salute inglese.


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