Con un’aria meno inquinata 144.000 morti premature in meno ogni anno

Secondo l’Agenzia europea che si occupa della qualità dell’aria (AEA) 430.000 morti premature in Europa nel 2012 sono attribuibili alle particelle inquinanti in sospensione.

Gli specialisti basandosi sui dati raccolti nelle stazioni di monitoraggio in tutta Europa dicono che 144.000 morti premature potrebbero essere evitate se fossero rispettati gli standard dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Sei inquinanti atmosferici sono stati in particolare monitorati nel rapporto AEA 2015, pubblicato lunedi.

Prima di tutto, il particolato (PM) che può intasare in modo permanente i polmoni. Nel 2013, l’87% delle persone che vivevano nelle aree urbane sono state esposte alle particelle PM2,5 ritenute molto nocive dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

L’ozono, nel 2013, nel 98% dei casi nelle città è stato superiore a quello raccomandato dall’OMS. Il benzopirene, un idrocarburo aromatico sprigionato dalla combustione della legna, in particolare, è di per sé presente sul territorio, in particolare nell’Europa centrale e orientale.


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