La resistenza agli antibiotici è sottovalutata nel mondo. L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) a Ginevra lunedì ha lanciato una campagna di sensibilizzazione di questo grave problema che rappresenta una minaccia per la salute pubblica.
La campagna “Antibiotici: maneggiare con cura”, si sta svolgendo nell’ambito della Settimana Mondiale per l’uso corretto degli antibiotici, fra il 16 e 22 novembre.
Si tratta della prima Settimana mondiale sul buon uso degli antibiotici.
Nel mese di aprile, l’OMS aveva detto che i servizi sanitari del mondo non prendono in considerazione l’uso improprio degli antibiotici, che aumenta la resistenza ai farmaci e provoca decessi per malattie che altrimenti potrebbero essere curate.
“I governi ora riconoscono che questa è una delle maggiori sfide che la salute pubblica si trova ad affrontare oggi”, ha detto il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Margaret Chan.
La resistenza agli antibiotici sta raggiungendo “livelli pericolosamente alti in tutte le parti del mondo”, ha aggiunto.
Un sondaggio condotto in 12 paesi, ha trovato che quasi due terzi degli intervistati non capisce il problema e non sa come risolverlo. Il 64% ritiene erroneamente che gli antibiotici possano essere utilizzati per il trattamento dei raffreddori e dell’influenza.
Altri prendono le medicine fino a quando non si sentono meglio, prima della fine del trattamento prescritto. Più della metà, il 57%, non pensa che questo provochi la resistenza agli antibiotici.
La ricerca è stata condotta su quasi 10.000 persone in 12 paesi: Sudafrica, Barbados, Cina, Egitto, India, Indonesia, Messico, Nigeria, Russia, Serbia, Sudan, Vietnam.
Per risolvere il problema, l’OMS raccomanda di prendere gli antibiotici solo se il medico li prescrive e di prenderli fino alla fine, anche se il paziente si sente meglio.
La resistenza agli antibiotici si verifica quando i batteri si evolvono e diventano resistenti agli antibiotici usati per trattare le infezioni.
Questo problema globale è in gran parte legato all’uso eccessivo degli antibiotici e al loro uso improprio.