Calvizie: nuove creme potranno finalmente risolverla

Croce e delizia per molti uomini, fra un po’, la calvizie potrà non essere più una condanna, ma una scelta. Alcuni ricercatori infatti hanno identificato dei nuovi farmaci che potrebbero funzionare come creme per stimolare la crescita dei capelli e trattare la caduta dei capelli, facendoli ricrescere.

Secondo questi ricercatori, alcuni farmaci specializzati che inibiscono le Janus chinasi (JAK) possono aiutare la ricrescita dei peli.

Negli esperimenti con i topi e con i follicoli dei capelli umani, i ricercatori della Columbia University Medical Center hanno scoperto che gli inibitori JAK promuovono la crescita rapida e robusta dei peli, quando sono direttamente applicati sulla pelle.

Secondo lo studio, gli inibitori JAK potrebbero essere utilizzati per ripristinare la crescita dei capelli in molteplici situazioni, come nella calvizie maschile e in altre patologie o conseguenze di cure, come la chemio.

Due inibitori JAK sono stati approvati dalla Food and Drug Administration (FDA) negli Usa. Uno è approvato per il trattamento delle malattie del sangue (ruxolitinib) e l’altro per l’artrite reumatoide (tofacitinib).
Entrambi sono in fase di sperimentazione.

I ricercatori hanno scoperto casualmente l’effetto degli inibitori JAK sui follicoli, quando stavano studiando un tipo di perdita di capelli chiamata alopecia areata, causata da un attacco autoimmune sui follicoli dei capelli.
Nel corso degli esperimenti, hanno notato che ai topi crescevano più peli quando il farmaco veniva applicato localmente sulla pelle, piuttosto che quando era somministrato internamente.

Quando i ricercatori hanno esaminato più da vicino i normali follicoli piliferi dei topi, hanno scoperto che gli inibitori JAK avevano rapidamente risvegliato quelli dormienti.

I topi trattati per cinque giorni con uno dei due inibitori JAK avevano sviluppato nuovi peli in 10 giorni, accelerando notevolmente la fase di crescita follicolo pilifero.

I risultati dello studio, descritti sulla rivista ‘Science Advances’, suscitano speranze di poter trovare una cura per la calvizie o almeno per chi vive questa situazione come una condanna.


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