Le creme solari uccidono la barriera corallina

Una sostanza chimica contenuta nelle creme solari, che difendono la pelle dai raggi UV, è in parte responsabile della distruzione della barriera corallina, secondo un nuovo studio.

Si tratta dell’oxybenzone o ossibenzone, contenuto in 3500 marchi di prodotti solari, che ha effetti tossici sul giovane corallo, danneggiandone il DNA e determinandone la morte.

Le barriere coralline sono minacciate anche dall’inquinamento, dalla pesca eccessiva e dai cambiamenti climatici.

Gli autori dello studio, guidato dall’Università di Tel Aviv è pubblicato sulla rivista scientifica ‘Archives of Environmental Contamination and Toxicology’, invitano a non fare uso di creme solari, quando non sono necessarie, e a guardare bene cosa contengono i prodotti acquistati.

Le protezioni solari con ossido di titanio o ossido di zinco, ad esempio, non danneggiano le barriere coralline, secondo il National Park Service, negli Usa.

Le barriere coralline svolgono un ruolo importante per le comunità locali e per il mondo, dal punto di vista economico. Esse proteggono anche l’ambiente, assorbendo l’anidride carbonica che altrimenti contribuisce al riscaldamento globale.

“Le attuali concentrazioni di oxybenzone in queste aree di barriera corallina rappresentano una minaccia ecologica significativa”, hanno detto gli autori dello studio.

Attualmente, tra le 4.000 e le 6.000 tonnellate di crema solare entrano nelle aree della barriera corallina del mondo, ogni anno.


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