Il pianeta nano Plutone ha una vasta una vasta gamma di colori. Il fatto è risultato dalle osservazioni fatte con la sonda New Horizons, durante l’avvicinamento a Plutone e alle sue lune, il 14 luglio scorso.
Dei colori del pianeta nano ne ha parlato un articolo pubblicato dalla rivista ‘Science’, giovedì.
La mappa dei colori di Plutone è stata ricostruita dall’italiana Silvia Protopapa, che lavora nell’università americana del Maryland.
“Sapevamo già che Plutone ha una superficie eterogenea. Tuttavia, ci ha stupito vedere tutti questi colori”, ha detto la Protopapa.
Si va dalle zone scure e rosse dell’equatore alle zone blu e brillanti dell’alta latitudine.
Le regioni delle latitudini più alte contengono ghiaccio di metano e monossido di carbonio, cosa che spiega il colore blu brillante.
All’equatore, dove questi ghiacci sono assenti, domina il rosso scuro, che indica la presenza di componenti organici, come la tolina, che risulta dall’irradiazione di una miscela di metano, azoto e monossido di carbonio.
Le strutture sulla superficie di Plutone, come pianure, avvallamenti e picchi, inoltre, sembrano essere stati scolpiti da processi geologici ancora attivi e pare che la superficie del pianeta nano sia stata spesso ‘rigenerata’ e ‘rimodellata’, con meccanismi che non sono ancora chiari agli scienziati.