Un semplice test del sangue rileva il rischio di infarto

Un test del sangue rende possibile prevedere il rischio di un attacco di cuore e costituisce un modo semplice per escludere il rischio di infarto miocardico nei pazienti che si presentano al pronto soccorso con dolore toracico.

Testato su 6.300 pazienti, l’esame del sangue potrebbe evitare l’ospedalizzazione inutile per molti pazienti.

Una singola analisi individua il rischio di infarto, secondo uno studio pubblicato su ‘The Lancet’.

I ricercatori scozzesi dell’Università di Edimburgo, autori dello studio, dicono che una proteina stabilisce se un paziente rischia di avere un attacco di cuore nei successivi 30 giorni.

Nel Regno Unito, dove lo studio è stato condotto, un milione di persone va ogni anno al pronto soccorso con dolore toracico. Per escludere la diagnosi di infarto miocardico, i medici effettuano parecchi esami. Tra questi, uno misura il livello della troponina, che viene rilasciata dalle cellule del cuore quando esse muoiono.

La troponina I, solitamente, non è presente nel sangue. Trovare che c’è è pertanto l’indicatore di un attacco di cuore.

Una concentrazione di troponina I cardiaca, con meno di 5 nanogrammi per decilitro, indica comunque che i pazienti sono a rischio molto basso di avere un attacco cardiaco.

Con un singolo test, i pazienti che si presentano al pronto soccorso con dolore toracico possono essere rimandati a casa, quando il loro rischio di attacco di cuore è inesistente.

Utilizzato su base giornaliera, il test può permettere risparmi significativi.

La troponina è presente nel tessuto muscolare cardiaco ed è composta da tre proteine: la troponina I, la troponina C e la troponina T.

Il dolore toracico, da parte sua, è un sintomo a cui possono essere associate numerose malattie.


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