Troppe scatolette e patatine fritte sulle tavole degli italiani

L’alimentazione degli italiani è poco sostenibile. Questo è quanto emerso da un’indagine fatta dall’Osservatorio Nutrizionale Grana Padano (OGP), che ha condotto uno studio su 1200 individui, di cui il 47,3% donne e il 52,7% uomini di età compresa fra 18 e 90 anni.

Dallo studio è emerso, che gli italiani mangiano pesce, ma lo fanno consumando una scatoletta di pollo, mangiano patate, ma sotto forma di patatine fritte, ingeriscono zuccheri e cereali raffinati, ma soprattutto non possono fare a meno della pizza.

Va bene invece per l’olio, consumato dalla maggior parte degli italiani, che solo occasionalmente preferiscono la margarina o il burro.

Per lo studio, condotto dalla dott.ssa Michela Barichella, gli italiani dovrebbero correggere alcune abitudini, come l’uso di prodotti in scatola (tonno), conservati in sacchetti (patatine fritte), molto raffinati (zucchero e pane bianco), dando la preferenza agli alimenti freschi e preparati in casa.

Gli italiani dovrebbero anche non essere così prevenuti nei confronti dell’acqua del rubinetto, buona nella maggior parte dei casi, e delle uova, che costituiscono un’ottima alternativa proteica alla carne.

A questo proposito ‘Osservatorio Nutrizionale Grana Padano dà vari consigli, per un consumo sostenibile.

Essi sono i seguenti:

bere l’acqua del rubinetto,
consumare più legumi,
non dimenticare di mangiare anche le uova,
preferire i derivati del latte alla carne,
dare la preferenza ai cibi freschi e di stagione,
consumare cibi integrali,
includere nell’alimentazione patate e cipolle,
evitare tutti gli sprechi,
fare la raccolta differenziata.

Per una dieta migliore e per un mondo più pulito, in fondo basta poco. Mettere in atto comportamenti salutari ed ecosostenibili potrebbe essere, con un po’ di buona volontà e di attenzione, alla portata di molti, se non proprio di tutti.


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