I maniaci dell’abbronzatura possono soffrire di tanoressia

Abbronzarsi può trasformarsi in una dipendenza. José Carlos Moreno, dell’Accademia spagnola di dermatologia (Aedv), dice che ci sono persone che non si sentono mai sufficientemente abbronzate, come le anoressiche che si sentono sempre troppo grasse.

Sono persone affette da una dipendenza comunemente chiamata tanoressia. Chi ha questa dipendenza desidera prendere il sole al risveglio, per fermare l’ansia, il senso di colpa, la rabbia, con sintomi simili a quelli della dipendenza da eroina, secondo Joel Hillhouse, ricercatore dell’Università del Tennessee orientale.

Alcune persone continuano a utilizzare le cabine abbronzanti anche quando hanno un cancro della pelle, rubano i soldi per potersi abbronzare.

Sono soprattutto le donne giovani e le persone persone sotto i 40 anni, che si espongono al sole più di due volte a settimana, per avere un color cioccolato.

I raggi UV, sono come una droga, perché la luce del sole stimola la produzione di melanina, pigmento che colora la pelle, e questo fenomeno rilascia endorfine.

Le endorfine sono ormoni che assomigliano alla morfina e donano una sensazione di benessere oltre a lenire il dolore.

C’è anche una pressione sociale che porta la gente a voler essere abbronzata. La pelle perfetta e dorata è ora associata a quella delle persone ricche, alle modelle e ai calciatori, tutti personaggi da imitare.

L’Organizzazione Mondiale della sanità (OMS) ha classificato come cancerogeni idispositivi UV nel 2012. Il loro uso aumenta il rischio di Melanoma del 20%”. In caso di uso prima dei 35 anni, il rischio di Melanoma aumenta del 75%. Il Brasile era stato il primo paese a vietare completamente questi dispositivi nel 2009, seguito dall’Australia nel 2014.

Non c’è nessuna cura a specializzata per la tanoressia. Negli Stati Uniti, dove le cabine abbronzanti sono, in alcuni Stati, vietate ai minori di 18 anni, i ricercatori suggeriscono la creazione di gruppi di supporto come quelli degli alcolisti anonimi.

La cabine abbronzanti sono comparse per la prima volta nel 1980 negli Stati Uniti. E i ricercatori americani, allora, furono tra i primi a concentrarsi sulla dipendenza dal sole, comunemente chiamata tanoressia, negli anni 2000.


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