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Nato bambino da donna che aveva impiantato l’utero della madre

In una famiglia svedese, una procedura all’avanguardia ha portato un bambino a nascere nello stesso utero in cui era nata sua madre, unendo così tre generazioni.

La nuova madre, che aveva perso il suo utero per un cancro, a 20 anni, ha detto che non avrebbe mai potuto immaginare di poter avere un figlio, grazie a un utero donato.

La donna, di cui non è stato rivelato il nome per proteggere la privacy del bambino, che ora ha 9 mesi, è stata in cura dal dottor Mats Brannstrom, pioniere dei trapianti di utero.

Brannstrom è professore di Ostetricia e Ginecologia nell’ospedale Sahlgrenska dell’Università di Göteborg ed aveva trapiantato l’utero alla 30enne e ad altre otto donne, circa due anni fa, nell’ambito di uno studio sperimentale. In questo contesto, la nuova madre era stata sottoposta alla fecondazione con gli spermatozoi del marito.

L’operazione per rimuovere l’utero dalla donatrice richiede circa 10-12 ore e il trasferimento al destinatario richiede altre quattro o cinque ore, ha detto il dottor Brannstrom, precisando che a differenza di un normale intervento di isterectomia, nel trapianto, le principali arterie e i vasi dell’utero devono essere tolti e conservati.

Brannstrom è l’unico medico che lavora con dei donatori vivi. Con questo sistema ha fatto nascere finora quattro bambini sani, mentre un altro è in arrivo.

Altri tentativi di trapiantare uteri sono stati fatti in Arabia Saudita, Turchia e Gran Bretagna, ma sono stati utilizzati uteri di donne scomparse da poco.

Nel trapianto svedese, anche la nonna 50enne del nuovo bambino nato col suo utero, è molto orgogliosa e si sente parte della storia.

Nella foto, il dottor Mats Brannstrom

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