Crisi: anche un “gelato sospeso” può fare la differenza

Già i primi 100 anziani in casa di riposo hanno potuto gustare a Roma il piacere di un gelato donato. E tanti bimbi e famiglie attendono gioiosamente di assaporare il loro. Dalla Liguria alla Sardegna, dalla Lombardia alla Sicilia, 105 sono le gelaterie e bar che hanno aderito ufficialmente all’iniziativa dell’Associazione Salvamamme che invita a lasciare “in sospeso” un gelato per i bambini con genitori pieni d’amore e con le tasche attualmente vuote.

“Ormai è un operazione sfuggita al nostro controllo, tale è stato il contagio positivo in tutta Italia, decine e decine sono le gelaterie ancora non censite di cui informalmente veniamo a conoscenza. E’ questo che volevamo, una rete di solidarietà che continua costantemente a viaggiare nei vari tag e hashtag sui social network. – Ha commentato Maria Grazia Passeri, Presidente dell’Associazione Salvamamme. – Un consiglio, non aspettate di trovare una gelateria aderente nella vostra regione, stampate le locandine e proponetele personalmente alle gelaterie sotto casa vostra, basta davvero un click!”

Al termine della campagna, nel caso in cui fossero rimasti alcuni “gelati sospesi”, Salvamamme consiglia di non devolvere il denaro, ma di donare gelati alle case famiglie, case di riposo per anziani o piccole realtà in difficoltà, così che non si snaturi un progetto che è trasparente e disinteressato in ogni sua forma.


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