Il colesterolo è una minaccia anche per i bambini

Il colesterolo alto è rischioso anche per i bambini. I genitori devono essere vigili e curare l’alimentazione dei loro figli, evitando i fast food e gli snack che causano la condizione.

L’alto colesterolo è associato solitamente all’obesità degli adulti, tuttavia, può colpire anche i bambini.

Nel corpo umano ci sono due tipi di tale sostanza: il cosiddetto colesterolo “buono” (HDL) e quello “cattivo” (LDL), che può causare malattie cardiovascolari e cerebrali.

Idealmente, il colesterolo negli adulti, dovrebbe essere meno di 200 mg/dl e nei bambini, meno di 110 mg/dl.

Tra i gruppi a rischio ci sono i soggetti che sono in sovrappeso, gli ipertesi e i diabetici, patologie che interessano anche i bambini.

I farmaci sono importanti, ma hanno effetti collaterali. Essi sono controindicati in coloro che hanno malattie epatiche, dal momento che il farmaco è metabolizzato dal fegato. In casi estremi, il rimedio può provocare dolori come effetto collaterale.

Un 20-30% dei pazienti non può assumere le statine, i farmaci più prescritti contro il colesterolo, perché producono dolore muscolare o disturbi digestivi.

Negli adulti, il colesterolo è uno dei tre principali fattori di rischio che predispongono all’aterosclerosi (diversa dall’arteriosclerosi). Si tratta di una malattia che colpisce le persone relativamente giovani, tra 30 e 60 anni: le arterie gradualmente si ostruiscono fino a un blocco totale, come ad esempio quello delle arterie coronarie, quando si verifica un attacco di cuore.

I due principali fattori di rischio per l’aterosclerosi sono il fumo e la pressione arteriosa alta, spesso collegati a una dieta sconsiderata e alla mancanza di attività fisica, oltre a vari fattori psicosociali quali povertà e stress.

Fino al 1985 questi ultimi erano meccanismi sconosciuti, ma nell’87 è stato scoperto un farmaco che interrompe la formazione del colesterolo, principalmente nel fegato, posto in cui aumenta la produzione di questa sostanza. Nel 1987 è stata utilizzata la prima statina (lovastatina) in un paziente con il colesterolo alto.


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