In Gran Bretagna, la British Medical Association (BMA) chiede di imporre una tassa del 20% sulle bevande zuccherate, da aggiungere al costo della bibita. La tassa potrebbe essere utilizzata per ridurre il prezzo di frutta e verdura, come tentativo di migliorare la qualità della dieta.
In un nuovo rapporto, intitolato “Food for Thought: Promoting Healthy Diets Among Children and Young People” la BMA dice che sono necessarie politiche collaborative per ridurre il consumo di sale, grassi trans, grassi saturi e zuccheri.
Anche in precedenza nel Regno Unito c’erano state iniziative per chiedere l’imposizione di una tassa sullo zucchero, ma il governo aveva desistito dalla sua introduzione.
Il Regno Unito è già riuscito a ridurre la quantità di sale in molti alimenti trasformati attraverso un processo di collaborazione con l’industria.
Ma c’è ancora molta strada ancora da fare per portare il livelli di sale all’assunzione raccomandata massima di 6 g al giorno entro il 2017.
La BMA sottolinea nella sua relazione che un modello dietetico malsano è fortemente associato a una serie di malattie croniche e complesse, quali l’obesità, le malattie cardiovascolari, il cancro e il diabete di tipo 2.