Troppo acido urico aumenta il rischio cardiovascolare

L’aumento dell’acido urico può provocare l’artrite gottosa o gotta ma può rappresentare anche un rischio cardiovascolare.

Una ricerca dell’Università di Bologna ha dimostrato la correlazione tra gli elevati livelli di acido urico sierico, che causano la gotta, e un incrementato rischio cardiovascolare.

I risultati dello studio sono stati presentati all’ultimo congresso annuale dell’Eular, la Lega Europea contro le Malattie Reumatiche.

La gotta si verifica quando l’aumentato urico accumulato in una o più articolazioni crea dei cristalli, che causano infiammazione.

Allora, sopraggiunge dolore con arrossamento e gonfiore dell’articolazione. Di solito, la localizzazione del dolore è nell’alluce, ma può iniziare anche altrove, ad es. nella caviglia, al ginocchio o più raramente nell’articolazione della mano.

Quando l’aumento dell’acido urico coesiste con colesterolo alto e i trigliceridi, c’è un aumentato rischio di avere un attacco di cuore.

Il primo intervento per contrastare l’iperuricemia asintomatica è un cambiamento dello stile di vita, con la perdita di peso, l’esercizio fisico e l’adozione della dieta mediterranea.

E’ utile bere molta acqua e consumare dei cibi che contengono vitamina C, come agrumi, peperoni, verdure a foglia verde scuro.

L’acido urico è una sostanza prodotta naturalmente nel corpo a causa del metabolismo delle purine, un gruppo di proteine, nelle cellule. Quando si segue una dieta ad alto contenuto di purine, come interiora di animali, acciughe, aringhe, salsicce, birre… o si assumono alcuni farmaci, come i diuretici, se non funzionano normalmente i reni, i livelli di acido urico sono in aumento.


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