Un viaggio nel caffè. Alla scoperta del cluster di Expo

Un viaggio vero e proprio dalla pianta alla tazzina. Questo è in sintesi il percorso realizzato nel cluster del caffè di Expo2015. Un percorso che rievoca le piantagioni dell’Africa e dell’America Centrale, che racconta le tappe di un chicco, nella sua trasformazione fino a divenire una delle bevande più amate al mondo. Il percorso si snoda fra i padiglioni dei paesi produttori annessi all’area, come il Burundi, El Salvador, Kenya, Ruanda, Uganda, Yemen, Etiopia, Repubblica del Guatemala, Repubblica Dominicana e Timor-Leste. Passeggiando in questo settore si è piacevolmente avvolti dall’aroma intenso, fra le parole di scrittori famosi e gli scatti fotografici di Salgado, che ricordano che il caffè è si fonte di piacere per molti ma le sue piantagioni sono luoghi che hanno visto la sofferenza di migliaia di persone, deportate dall’Africa come schiavi, per lavorare, e che vedono ancora oggi lo sfruttamento di molte persone. La sfida per il futuro è dunque un mondo più equo e uno sviluppo più sostenibile che coinvolga tutti i paesi, con l’aiuto della tecnologia e nel rispetto delle tradizioni, perché un caffè gustato al bar o nell’intimità della propria casa, sia è un gesto quotidiano che accompagna i momenti della nostra vita e che, da un continente all’altro, unisca i popoli e le culture.

Nella foto, il frutto del caffè, dall’aspetto simile a una ciliegia. Altre foto:


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