Immigrati: il 10% di chi arriva ha la scabbia, malattia non preoccupante

Aumentati i casi di scabbia, tra gli immigrati approdati nel nostro Paese. Nel 2015 i casi di scabbia rilevati dai medici di confine negli sbarchi degli immigrati, sono stati circa il 10%: “4.700 casi di scabbia su 46 mila individui in arrivo nei porti italiani”, ha detto il direttore generale del ministero della Salute Ranieri Guerra.

Non si tratta “di un’epidemia ma di una patologia dermatologica banale per la quale esiste una terapia a basso costo”, ha detto comunque Guerra.

Si tratta “di numeri non preoccupanti”, dato che “in Italia ci sono 6mila casi l’anno di scabbia”, ha precisato il Direttore generale del ministero della Salute.

C’è stato un aumento dei casi di scabbia rispetto allo scorso anno: nel 2014 ci sono stati 2.262 casi di questa malattia della pelle, un centinaio di patologie respiratorie e un’ottantina di febbri di varia natura, su 140.000 persone arrivate.

In generale, ha aggiunto il Direttore, “con la fine di Mare Nostrum sono peggiorate le condizioni sanitarie dei profughi in arrivo, 200 mila individui nel 2014 e nel primo semestre 2015”.

Quello dei casi di scabbia è dunque un aumento “fisiologico, specie considerate provenienza e condizioni di ammassamento prima dell’imbarco e durante la navigazione”, ha detto Guerra.

La scabbia non è letale, è una malattia brutta a vedersi ma superficiale e si cura con una sola dose di farmaco.


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