Ebola: l’infermiere infettato è lucido e collaborante

Non destano preoccupazione le condizioni di salute dell’infermiere di Sassari, infettato dal virus Ebola, che è stato trasportato all’ospedale Spallanzani di Roma, per le cure del caso.

L’uomo, 37 anni, anche se presentava a febbre alta è rimasto sempre vigile.

“Al momento della presa in carico il paziente era febbrile, lucido e collaborante”, hanno detto i medici del nosocomio romano.

Per la cura dell’infermiere i medici stanno valutando la possibilità di utilizzare il plasma di un donatore guarito.

“Abbiamo già contattato il Centro Nazionale Sangue e stiamo valutando tutte le opzioni terapeutiche, in accordo con il centro di coordinamento dell’Oms”, ha spiegato Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’ospedale Spallanzani di Roma.

Ippolito ha anche detto che la possibilità che l’infermiere abbia contagiato qualcuno in Italia è ‘trascurabile’.

Per precauzione tre persone, che erano state in contatto col paziente sono in quarantena a Sassari, come ha riferito l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru.

L’infermiere era tornato in Sardegna l’8 maggio scorso. Aveva seguito subito i protocolli previsti dal Ministero della Salute e da Emergency, per questi casi. Poi aveva avvertito i primi sintomi della terribile malattia, domenica sera.

Recatosi all’ospedale di Sassari, era stato immediatamente ricoverato nel reparto di malattie infettive, per poi essere trasferito con uno speciale volo allo Spallanzani di Roma.


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