Suona il mandolino mentre lo operano al cervello

Sei settimane fa nella città di Oklahoma, nel centro degli Stati Uniti, un anziano di nome Jim Milot era andato all’ospedale per vedere uno dei suoi nipoti che era nato da poco.

Aveva così colto l’occasione per parlare ai medici dei suoi forti mal di testa.

Dopo una serie di esami era emerso che il nonno aveva un tumore al cervello grande come una pallina da tennis. Non c’era altra possibilità che rimuoverlo rapidamente, senza danneggiare il cervello.

Allora il chirurgo aveva chiesto all’uomo, appassionato di musica, di suonare il mandolino per tutta la durata dell’intervento.

La tecnica era stata già provata. Se il paziente svolge un’attività, essa permette al medico di determinare le aree del funzionamento cerebrale, quelle più sensibili, che assolutamente non devono essere toccate.

Per 5 ore il paziente completamente sveglio ha suonato il suo strumento preferito e il 99% del tumore è stato rimosso. Ora, la chemioterapia potrà fare il resto.


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