Si impianta un chip per hackerare gli smartphone

Un ricercatore statunitense si è impiantato un chip NFC nella mano che gli permette di hackerare i telefoni cellulari Android.

Si tratta di un ingegnere dell’APA Wireless, società specializzata in tecnologia wireless, che si chiama Seth Wahle. Il ricercatore illustrerà il funzionamento del suo chip durante la Hack Miami Conference, che si terrà dal 15 al 17 maggio.

Questo ex Marine statunitense ha infatti realizzato un micro chip NFC che inserito tra il pollice e l’indice può carpire una serie di dati sullo smartphone della vittima, se ha uno smartphone Android.

Il chip in questione è in una capsula di vetro bio Schott 8625 normalmente utilizzata per marcare il bestiame, che costa solo 40 dollari. Capace di contenere 888 KB di dati, il chip è stato programmato in modo da connettersi al telefono cellulare quando si avvicina la mano. Il sistema può quindi chiedere al dispositivo di aprire una pagina web malevola in modo che l’utente installi un programma infetto. Questo consente all’hacher di raccogliere i dati dal telefono che vengono poi inviati ad uno dei server pirata.

Seth Wahle ha anche spiegato che la sua soluzione potrebbe passare inosservata di fronte ai controlli di sicurezza.


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