ll vaccino contro la malaria più avanzato del mondo non protegge in modo soddisfacente, anche se mostra qualche efficacia.
La rivista ‘Lancet’ ha svelato i risultati della sperimentazione in fase 3 del vaccino RTS, S/AS01, sviluppato dal laboratorio britannico della GlaxoSmithKline (GSK).
Il prodotto è stato testato su più di 8 000 bambini di età compresa tra i 5 e i 17 mesi e su 6 500 neonati che avevano meno di 3 mesi, in 7 paesi dell’Africa sub-sahariana (Burkina Faso, Gabon, Ghana, Kenya, Malawi, Mozambico e Tanzania). Ogni partecipante ha ricevuto 3 dosi di vaccino e alcuni hanno ricevuto 18 mesi più tardi, una dose di richiamo. Un gruppo di controllo ha ricevuto 4 dosi di un altro vaccino.
Tra i bambini che hanno fatto il richiamo gli episodi clinici di malaria dopo quattro anni sono dominuiti di più di un terzo (32% – 35%). Tuttavia, i ricercatori hanno notato che questa percentuale era diminuita della metà nel primo anno post-vaccinazione. Nei neonati il vaccino ha comunque contribuito a ridurre le crisi di malaria del 26%. Ma per nessuno di questi due gruppi c’è stata una significativa protezione contro le forme gravi di malaria.
Oltre a questa protezione modesta, sono stati osservati nei bambini vaccinati effetti collaterali gravi, quali meningite e convulsioni.
Anche se l’efficacia del vaccino rimane modesta e diminuisce con il tempo, il prodotto potrebbe comunque prevenire un gran numero di casi di malaria, soprattutto nelle zone fortemente colpite, e contribuire al controllo della malattia in combinazione con altre misure, secondo gli autori dello studio.
Oltre 500.000 persone muoiono ogni anno nel mondo a causa della malaria.