Trovata la causa della malattia di Alzheimer

Un nuovo studio fatto sui topi, nella Duke University a Duhram, ha trovato che nella malattia di Alzheimer, alcune cellule immunitarie che normalmente proteggono il cervello cominciano a consumare anormalmente un nutriente importante: l’arginina.

Bloccando questo processo con un farmaco, i ricercatori hanno impedito che il cervello formasse le caratteristico placche e che gli animali perdessero la memoria.

Pubblicato sul ‘Journal of Neuroscience’, lo studio indica non solo una nuova potenziale causa del morbo di Alzheimer, ma suggerisce anche una nuova strategia di trattamento.

Bloccando il consumo anomalo dell’arginina attraverso l’uso di un farmaco sperimentale chiamato difluoromethylornithine (DFMO), l’accumulo di placche si è ridotto nei topi dello studio, così come la perdita della memoria.

Il cervello delle persone con malattia di Alzheimer mostra due tratti distintivi, le ‘placche’ beta amiloidi e i ‘grovigli’, ossia dei fili ritorti di una proteina chiamata tau.

Nello studio, gli scienziati hanno usato un tipo di topo, che stava per ammalarsi di Alzheimer, dopo che i ricercatori avevano sostituito in esso una manciata di geni importanti.

Il topo ha trovato giovamento dall’utilizzo di difluoromethylornithine (DFMO) e non ha sviluppato la malattia di Alzheimer o l’ha sviluppata in misura minore.

Il DFMO è stato già provato in alcuni studi clinici umani per trattare certi tipi di cancro, ma non era stato mai testato come potenziale farmaco per l’Alzheimer. Nel nuovo studio, il gruppo di ricercatori ha invece somministrato il prodotto prima dell’inizio dei sintomi nei topi.

I risultati dello studio non suggeriscono comunque che le persone debbano consumare più arginina o prendere degli integratori alimentari, che sarebbero inutili.


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