La materia oscura non è così inerte come si pensa

La materia oscura, una sostanza ipotetica, che costituirebbe l’85% del nostro universo, potrebbe interagire con altre forze oltre che con la gravità, secondo i ricercatori della Durham University, nel Regno Unito, che hanno pubblicato un loro lavoro su ‘Monthly Notices of the Royal Astronomical Society’.

Teorizzata dai fisici negli anni Trenta, la materia oscura è invisibile e la sua esistenza viene dedotta indirettamente attraverso i suoi effetti gravitazionali sulla materia visibile.

In base alle osservazioni fatte con il telescopio spaziale Hubble e il Very Large Telescope (VLT) del l’European Southern Observatory (ESO), un team di scienziati internazionali ha focalizzato gli studi sulla collisione di quattro galassie, situate al centro di un ammasso di galassie, a 1,3 miliardi di anni luce dalla terra.

Gli studiosi hanno notato che la collisione delle quattro galassie ha determinato in alcuni agglomerati di materia oscura un ritardo pari a 5.000 anni luce di distanza.

La materia oscura non sarebbe perciò inerte, ma avrebbe un suo dinamismo, in relazione a varie forze.


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