ResearchKits e mPower: Apple guarda al settore sanitario

Tim Cook lunedì allo Yerba Buena Center di San Francisco ha presentato l’Apple Watch. E’ uno strumento con cui si possono fare molte cose, come scrivere email, monitorare la propria temperatura corporea e i propri battiti cardiaci, aprire la porta del garage, quella dell’albergo, dare informazioni sui tempi per le diverse modalità di trasporto, fare da carta d’imbarco sull’aereo o da portafoglio per effettuare i pagamenti…

Ma non basta, l’incursione di Apple nel settore sanitario è più massiccia. La società lunedì ha presentato anche ResearchKits.

E’ un’applicazione progettata per raccogliere i dati sulla salute degli utenti che vi partecipano volontariamente con l’obiettivo di aiutare la ricerca medica.

L’app dà la possibilità alla comunità scientifica di accedere ai dati di una popolazione diversificata e offre vari mezzi per raccoglierli.

Con ResearchKits, un medico o un ricercatore potrebbero, ad esempio, avere accesso ai dati come il peso e il tasso di glucosio nel sangue che il proprietario di un iPhone utilizzando l’applicazione mette a disposizione.

L’obiettivo è quello di aiutare la ricerca clinica in relazione a malattie come asma, cancro al seno, malattie di cuore, morbo di Parkinson e diabete.

Gli utenti possono selezionare i dati che desiderano condividere con i ricercatori.

Oltre a ResearchKits, per un utente c’è l’app “mPower”, che, invece, può aiutare nella rilevazione della malattia di Parkinson.

La piattaforma che riguarda la salute è Open Source, aperta a tutti, senza distinzione di sistemi operativi e hardware.


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