La pornografia infantile sul Web sfrutta nuovi canali

La pornografia infantile sul Web sta sfruttando nuovi canali. I criminali non utilizzano più solo i siti Web, ma anche strumenti come Skype, poiché queste piattaforme hanno il vantaggio di lasciare meno tracce di un sito.

Bloccare i criminali non è sempre facile, specialmente se essi stanno fuori dell’Unione europea, per esempio nei paesi emergenti.

Tutto questo, mentre è recente l’allarme di Telefono Azzurro. L’organizzazione ha fatto notare che nel 2014 in Rete sono stati trovati 25 milioni di file pedopornografici. Un aumento esponenziale, considerato che nel 2002 questi file erano 50 mila.

Intanto, in Rete, anche Google ha iniziato una lotta contro la pornografia, in generale. Nuove regole saranno in vigore dal 23 marzo.

Mountain View ha deciso di rendere prima privati e poi di bloccare i siti ospitati su Blogger che contengono contenuti porno.


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