Silicone e petrolio nelle patatine McDonald

L’ingegnere Grant Imahara ha fatto un’indagine sulla composizione delle patatine fritte di McDonald, realizzando un reportage per la trasmissione Usa ‘MythBusters’ (Miti da sfatare).

Invitato dal gigante americano nelle sue fabbriche l’ingegnere ha seguito tutto il processo di preparazione del prodotto.

Ha trovato che le patatine fritte sono state immerse nell’olio due volte, una volta in fabbrica e poi nel fast food, prima di essere servite.

L’ingegnere ha inoltre stilato una lista di 19 ingredienti, trovati nelle patatine fritte.

E’ emerso che due componenti di esse provengono dal silicone e dal petrolio: il polidimetilsilossano, un tipo di silicone che può essere trovato nello shampoo o in alcuni giocattoli in plastilina, e il Butilidrochinone terziario, un composto chimico del petrolio, che si trova anche nelle gomme da masticare, nei nuggets di pollo e in certi biscotti.

Secondo Imahara, però, non ci sono pericoli, perché questi due ingredienti sono additivi alimentari utilizzati per “buoni motivi”.


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