Kepler scopre due pianeti “gemelli” della Terra

Raddoppia il numero dei pianeti simili alla Terra che sono stati trovati dagli scienziati, che, utilizzando la sonda della NASA Kepler hanno confermato l’esistenza di almeno otto nuovi pianeti, più o meno, grandi come la Terra, che stanno nelle zone abitabili delle stelle.

La scoperta, descritta nella riunione dell’American Astronomical Society a Seattle, ha portato a 4.175 il numero dei possibili pianeti esistenti nelle zone abitabili.

Due di questi pianeti, descritti nella ricerca guidata dall’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics, denominati Kepler-438b e Kepler-442b, sono il primo a 470 anni luce dalla Terra e il secondo a 1100 anni luce.

Entrambi orbitano intorno a due stelle nane rosse. Kepler-438b orbita intorno alla sua stella ogni 35,2 giorni e Kepler-442b ogni 112 giorni.

Con un diametro del 12% più grande di quello della Terra, Kepler-438b ha il 70% di probabilità di essere roccioso, secondo gli scienziati.

Kepler-442b è circa un terzo più grande della terra, ma ha, a sua volta, il 60% di probabilità di essere roccioso.

Oltre ad essi, martedì, era stata annunciata l’esistenza di due altri pianeti simili alla terra: Kepler-186f, con dimensioni 1,1 volte la Terra, e Kepler-62f, grande 1,4 volte la Terra.

Per essere nella zona abitabile, un pianeta extrasolare deve ricevere tanta luce come la Terra. Troppa luce fa evaporare l’acqua, troppo poca la fa congelare.

(Foto Ap)


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