Le batterie solari di Philae potrebbero spegnersi molto rapidamente

Il robot Philae, sganciato dalla sonda Rosetta sulla cometa Tschuri, fa il suo lavoro. Uno dei tre arpioni non è in contatto con la superficie, il fissaggio non è stato ideale, ma il robot è stabile.

A dirlo, il capo delle operazioni di volo dell’Agenzia spaziale europea (ESA), Paolo Ferri.

“Philae fa tutto ciò che dovrebbe fare”, ha spiegato anche se è in “pendenza “come una macchina che è in un fosso”.

Tschuri è una delle più piccole comete conosciute, si trova a più di mezzo miliardo chilometri dalla terra, su di essa è buio pesto.

Nonostante ciò, “grandi quantità di dati sono stati consegnati”, come ha detto un portavoce dell’ESA.

La missione di Philae dovrebbe terminare entro il 2015.

Purtroppo, però, le batterie solari del robot ricevono molta meno luce del previsto, perché il dispositivo è bloccato tra le rocce e potrebbe spegnersi molto rapidamente.

Nonostante la sua posizione scomoda, Philae è comunque in contatto intermittente con la sonda europea Rosetta.
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