Obama: gli Stati Uniti credono nella libertà di espressione

Il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama è arrivato lunedì mattina a Pechino, prima tappa di un tour asiatico con una serie di incontri con il suo omologo cinese Xi Jinping, che guiderà anche in Birmania e in Australia.

Il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama è arrivato lunedì in Cina, nella capitale del Paese, che sta soffocando cronicamente sotto i picchi di inquinamento e ha preso misure draconiane per disperdere le nebbie inquinanti prima di ospitare il Summit Asia-Pacifico (APEC).

Obama ha annunciato lunedì a Pechino un accordo per l’estensione dei visti in favore dei cinesi che studiano o lavorano negli Stati Uniti, assicurando che è nell’interesse degli Stati Uniti che la Cina cresca.

Ci sarà perciò un’estensione reciproca dell’accordo sui visti che potranno durare fino a 5 anni per gli studenti e fino a dieci anni per i turisti e gli uomini d’affari.

“Gli Stati Uniti sono favorevoli all’emergere di una Cina stabile, pacifica e prospera”, ha detto Obama all’apertura del vertice Asia-Pacifico dell’APEC, chiedendo anche un rafforzamento dei legami bilaterali tra Washington e Pechino.

Sul piano economico, Obama ha chiesto alla Cina di implementare le garanzie per un trattamento più equo delle aziende straniere sul suo suolo, mentre le autorità di Pechino hanno recentemente avviato indagini sui monopoli delle multinazionali.

Il Presidente degli Stati Uniti ha anche richiamato con forza al rispetto dei diritti dell’uomo e della libertà di stampa.

“Ci sono un certo numero di cose in cui gli Stati Uniti credono”, ha spiegato Obama, citando in particolare la libertà di espressione e di associazione.

A margine del Vertice, Barack Obama incontrerà Xi Jinping martedì e mercoledì. La Casa Bianca ha promesso “franche e approfondite conversazioni”.


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