Legge di stabilità: manovra da 36 miliardi; deficit al 2,9%

Ieri, il Consiglio dei ministri (Cdm) ha varato la legge di Stabilità, con una manovra che ammonta a 36 miliardi.

Ci saranno “18 miliardi di tasse in meno, come l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. La più grande riduzione di tasse mai fatta da un governo in un anno. E’ una profonda novità nella finanza pubblica italiana”, ha detto in conferenza stampa Matteo Renzi, dopo il Cdm.

Quindici miliardi saranno forniti dalla spending review, 3,8 dall’evasione, 0,6 dalla banda larga, uno dalle slot; 3,6 dalle rendite. Nove miliardi e mezzo serviranno per confermare il bonus 80 euro, 5 miliardi per tagliare l’Irap, 1,9 per sostenere gli incentivi ai contratti a tempo indeterminato, 3 miliardi per l’eliminazione di nuove tasse.

Per sostenere le partite Iva, ci saranno ottocento milioni, mentre ci saranno “100 milioni di euro a garanzia” dell’anticipo del trattamento di fine rapporto “per chi vorrà averlo in busta paga”.

Il progetto di bilancio 2015 de governo Renzi prevede che ci sarà un deficit del 2,9% del PIL dopo quello del 3% del 2014.

Ci sarà una correzione del deficit strutturale dello 0,1% del PIL invece che dello 0,7%, come era nelle attese.

A dirlo, il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan che comunque nutre fiducia nella Commissione europea ed esclude che essa possa bocciare il progetto di bilancio italiano.

Il debito, in questo contesto, raggiungerebbe il 133.4% del PIL entro il 2015.

(Foto ANSA)


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