Una sostanza scoperta dai ricercatori americani e testata nei roditori si è dimostrata in grado di invertire la perdita delle funzioni cognitive causate dal morbo di Alzheimer. A rivelarlo uno studio pubblicato sulla rivista PLoS Biology.
Gli scienziati della Yale University hanno scoperto che il componente denominato TC-2153 inibisce gli effetti negativi di una proteina che regola l’apprendimento e la memoria, invertendo le carenze causate dalla malattia.
I ricercatori dicono che una singola dose del composto TC-2153 ha miglioratato la funzione cognitiva degli animali.
Nelle diverse attività proposte, le prestazioni dei roditori con problemi cognitivi erano uguali a quelle del gruppo di animali sani.
Per giungere alle loro conclusioni, gli scienziati hanno studiato per cinque anni migliaia di molecole fino a trovare quella che potrebbe inibire gli effetti della proteina Step (tirosina fosfatasi striata arricchita).
Ora, gli scienziati stanno testando il composto in altri animali, come le scimmie, e se il buon risultato sarà positivo, il composto potrà essere testato sull’uomo.