Le “operazioni criminali” che hanno rovinato la reputazione dello IOR, la banca del Vaticano, sono “dietro di noi”, ha detto il francese Jean-Baptiste de Franssu, appena nominato capo dell’istituzione.
“Oggi, le regole sono molto rigide”, ha spiegato, in un’intervista rilasciata a una televisione francese. “Il Papa è guidato da tre grandi principi in materia di attività amministrativa e finanziaria: trasparenza, responsabilità e tolleranza zero”, ha aggiunto.
Lo IOR in passato è stato coinvolto nel riciclaggio di denaro sporco, tra cui quello della mafia, e in appropriazione indebita nella gestione dei conti.
Una riforma di vasta portata era stata già avviata da Benedetto XVI, con circa 2.000 conti che erano stati chiusi, ha detto Jean-Baptiste de Franssu.
L’obiettivo della banca è di avere dei soldi per permettere al Santo Padre e alla Chiesa di continuare ad aiutare i poveri e a diffondere la fede, ha spiegato il nuovo capo dell’istituzione.