Demenza ritardata per chi ha svolto professioni intellettuali

Chi ha svolto una professione, che ha impegnato il suo cervello per tutta la vita, può soffrire significativamente più tardi di demenza rispetto agli altri, secondo un nuovo studio.

Un gruppo di scienziati dalla Mayo Clinic, a Rochester, in Minnesota, ha analizzato il livello di istruzione, l’occupazione e le competenze mentali, nella media e tarda età, di 1.995 anziani, che avevano oltre 70 anni.

Ha trovato che le persone che avevano utilizzato attivamente il loro cervello al lavoro e nel loro tempo libero, nella vecchia registravano la degenerazione delle funzioni mentali fino a nove anni dopo rispetto ai loro coetanei.

I ricercatori scrivono sulla rivista “JAMA neurology”, che i volontari che avevano un livello di istruzione superiore, ossia che avevano trascorso più anni a scuola, che avevano svolto professione intellettuali, le quali richiedevano rapidità di pensiero e creatività, o che avevano praticato degli hobby come la lettura e l’esecuzione di attività al computer, almeno 3 volte a settimana, avevano migliori funzioni cognitive da anziani.

Anche coloro che avevano una predisposizione genetica alla demenza, questa era apparsa con un ritardo di 9 anni quando c’erano stati nella vita un maggiore livello d’istruzione, una professione che impegnava il cervello o un hobby intellettuale.

Ai fini dell’insorgere della demenza, non conta, dunque, solo quello che si fa dopo i 60 anni, ma, in generale, è importante come è stata trascorsa la vita.


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