Il virus della spagnola aveva ereditato la sua virulenza dall’influenza aviaria

Uno studio scientifico dice che il virus dell’influenza spagnola, che uccise 50 milioni di persone nel 1918, aveva ereditato la sua virulenza da un virus dell’influenza aviaria.

Questa pandemia che uccise tra i 50 e i 100 milioni di persone, molte più dei quattro anni della Prima guerra mondiale e più della peste bubbonica durante tutto il Medioevo, uccise in particolare gli uomini e le donne ventenni.

Un team di ricercatori dell’Università dell’Arizona, ha fatto alcune ipotesi che potrebbero spiegare la virulenza del virus, soprattutto sulle persone giovani.

In un l’articolo pubblicato sugli atti della National Academy of Science (PNAS), gli studiosi dicono che il virus dell’influenza spagnola sarebbe stato un ceppo umano che aveva acquistato i geni di un virus aviario. Questo gli avrebbe permesso di eludere il sistema immunitario umano e di diffondersi molto rapidamente.

I nati tra il 1880 e il 1900, la generazione più colpita dall’epidemia di influenza spagnola, in precedenza, principalmente era stata esposta ai ceppi di influenza H3N8 e non era immunizzata contro l’H1N1. La generazione nata dopo il 1900 era invece stata esposta ad altre varianti dell’H1N1, che aveva dato loro una maggiore resistenza nei confronti dell’influenza spagnola.

Per i ricercatori, in futuro potrebbe essere necessario adattare il profilo dei vaccini a generazioni diverse, a seconda se sono, o non sono, stati esposti a specifici ceppi influenzali.


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