Dalla ricrescita della coda di una lucertola, i segreti per nuove cure

Nella ricrescita della coda di una lucertola i ricercatori hanno scoperto i segreti per poter innescare anche nell’uomo un meccanismo che consente nuovi approcci terapeutici.

Gli studiosi del Centro di regolazione genomica (CRG) di Barcellona hanno studiato il cosiddetto percorso ‘Wnt’, ossia quella serie di reazioni biochimiche che avvengono nelle cellule e svolgono un ruolo chiave nel processo di trasformazione delle cellule adulte in cellule staminali pluripotenti, meccanismo che è alla base della ricrescita della coda, in animali come la lucertola.

Secondo il CRG, questo lavoro di ricerca, pubblicato sulla rivista ‘Stem Cell Reports’, apre le porte a nuovi progressi nella medicina rigenerativa e getta luce su alcuni tipi di tumori, in cui il percorso ‘Wnt’ è coinvolto.

Abbiamo scoperto che possiamo aumentare l’efficienza del processo di riprogrammazione cellulare inibendo il percorso ‘Wnt’, ha spiegato Francesco Aulicino, uno degli autori della ricerca.

Il processo ‘Wnt’ consiste in una serie di reazioni biochimiche che si verificano nelle cellule, e che, per esempio, nelle rane o nelle lucertole, permettono alle membra di rigenerarsi.

Anche se gli esseri umani, e i mammiferi in generale, hanno perso questa capacità di rigenerazione, il percorso ‘Wnt’ è coinvolto in numerosi processi.

Il lavoro sul percorso ‘Wnt’ è stato fatto da un gruppo di ricercatori guidati da Maria Pia Cosma che hanno studiato cosa avviene durante la trasformazione delle cellule, da adulte a staminali, che di solito dura circa due settimane.

Nella lucertola, dopo aver perso la coda, il gene Wnt agisce da interruttore molecolare, dando vita a una reazione nell’organismo del rettile. Il gene produce una proteina che consente all’animale di riprodurre in maniera esponenziale le cellule che vanno poi a formare la nuova coda.

“Inibendo il gene all’inizio del processo e attivandolo alla fine possiamo aumentare l’efficienza della riprogrammazione cellulare ottenendo un numero più elevato di cellule pluripotenti”, ha detto Ilda Theka, che ha partecipato al lavoro.

La molecola ‘Iwp2’, che è un inibitore della secrezione del gene ‘Wnt’ è usata per controllare artificialmente il percorso.

La scoperta potrebbe, in futuro, condurre a nuovi approcci terapeutici nei confronti di varie malattie, come il Parkinson, il cancro o la sclerosi multipla.


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