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Il robot GiraffPlus che aiuta nonna Lea

A 94 anni, la signora Lea non poteva più vivere sola, ma volevo rimanere nella sua casa, come tanti altri anziani, nella nostra società che invecchia.

La robotica ha così trovato una soluzione sicura e conveniente. Un progetto finanziato dall’Unione Europea ha sviluppato il robot GiraffPlus, che aiuta gli anziani nelle loro case, li collega ai familiari, agli amici e agli operatori sanitari, mentre dispositivi indossabili e sensori, in tutta la casa, tengono d’occhio la salute e le attività della persona.

Il sistema dovrebbe essere in produzione commerciale entro la fine del 2015.

“La gente mi chiede perché io non vado a vivere con mia figlia, ma lei ha dei nipoti e molte nuove responsabilità. Con questo assistente prezioso che io chiamo ‘Robin’ sono più rilassata e lo sono anche i miei figli e nipoti”, ha detto la 94enne Lea Mina Ralli.

Lei utilizza il sistema GiraffPlus da 5 mesi e spesso scrive di ‘Robin’ sul suo blog, in italiano.

Il robot si muove nella sua casa e permette a familiari, amici e accompagnatori di visitarla virtualmente.

Il sistema è stato sviluppato da un consorzio europeo guidato dall’Università di Örebro (Svezia).

L’idea del robot è stata partorita da un progetto finanziato dall’Unione Europea, con la partecipazione del Consiglio Nazionale delle ricerche. Per ora sta coinvolgendo sei persone anziane in Europa.

Il consorzio GiraffPlus è composto da partner pubblici e privati provenienti da Italia, Portogallo, Slovenia, Spagna, Svezia e Regno Unito.

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