Pulitzer al Guardian e al Washington Post, per le rivelazioni di Snowden

Il prestigioso premio Pulitzer per il giornalismo è andato al Guardian e al Washington Post per le rivelazioni relative allo spionaggio della NSA, l’agenzia di sorveglianza americana, a seguito delle informazioni trafugate da E. Snowden.

La giuria del Pulitzer ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto dal Guardian e dal Washington Post, che da quando hanno cominciato la pubblicazione delle rivelazioni di Snowden sono stati ripetutamente accusati di aver messo in pericolo la sicurezza nazionale.

Al Guardian è stato riconosciuto di aver acceso “un dibattito sul rapporto tra il governo e l’opinione pubblica in materia di sicurezza e privacy”, con le sue informazioni.

Del Washington Post, la giuria ha detto che la sua “informazione accreditata e rivelatrice ha aiutato il pubblico a capire come le rivelazioni siano parte di un quadro più ampio sulla sicurezza nazionale”.

Snowden, attualmente in esilio in Russia, nel frattempo, ha detto in una dichiarazione che il Pulitzer per il Guardian e il Washington Post è un riconoscimento per “tutti coloro che credono che il pubblico abbia un ruolo nel governo” e ha sottolineato il valore dei giornalisti, che hanno portato alla luce le informazioni, “nonostante le intimidazioni straordinarie”.

L’ex dipendente dei servizi segreti americani, perseguito dalle autorità statunitensi per la più grande fuga di informazioni della storia del paese, ha detto che senza l’impegno di questi giornalisti le sue rivelazioni non avrebbero avuto alcun effetto.


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