La NSA, l’agenzia di spionaggio telematico americana, avrebbe conosciuto il bug Heartbleed, la cui l’esistenza è stata rivelata all’inizio di questa settimana, secondo il giornale Bloomberg, per il quale l’agenzia di intelligence sapeva, «almeno da due anni» dell’esistenza di questa vulnerabilità, che permette ai male intenzionati di carpire i dati dalle pagine Web criptate.
L’agenzia americana avrebbe “regolarmente utilizzato” la falla per ottenere informazioni, le password e altri dati da servizi come Gmail e Amazon, per Bloomberg, secondo cui la NSA ha avuto accesso a due terzi dei server Web crittografati.
La NSA però ha smentito. “Il governo federale, tra cui le Comunità di intelligence, hanno scoperto questa vulnerabilità non prima della settimana scorsa”, ha detto il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale americana, Caitlin Hayden.