Hollywood persegue Megaupload per i mancati guadagni

Sei importanti studi cinematografici hanno presentato una denuncia contro il sito Megaupload di Kim Dotcom, per violazione di proprietà intellettuale.

La piattaforma di scambio, già presa di mira dalle autorità statunitensi che ne avevano ordinato la chiusura nel 2012, ha contribuito alla “violazione su larga scala del copyright di film e programmi televisivi”, ha detto, in un comunicato stampa, la Motion Picture Association of America (MPAA), società nata nel 1922 per rappresentare gli interessi delle major.

Gli autori della denuncia sono Twentieth Century Fox Film Corp, Disney Enterprises, Paramount Pictures, Universal Studios Productions, Columbia Pictures et Warner Bros Entertainment.

Secondo le autorità statunitensi, Megaupload ha determinato mezzo miliardo di dollari di profitti mancati all’industria cinematografica e ai titolari del diritto d’autore, che chiedono la riparazione dei danni subiti.

Nato in Germania, ma dal 2010 residente in Nuova Zelanda, Kim Dotcom, ora è in attesa di affrontare il giudizio per la richiesta di estradizione negli Stati Uniti, formulata dal Dipartimento di giustizia americano.

Il fondatore di Megaupload è accusato di riciclaggio, racket e violazione delle norme sul copyright.


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