Dopo le polemiche, l’omofobo Brendan Eich si è dimesso da Mozilla

Dopo la sua nomina a capo di Mozilla, il 24 marzo, Brendan Eich era sotto il fuoco delle critiche, a causa della sua posizione contro le nozze gay.

Così, il CEO si è dimesso, o meglio, è stato costretto a rassegnare le dimissioni.

“Mi sono dimesso come direttore di Mozilla per riposarmi, per andare in viaggio con la mia famiglia e vedere i problemi da una prospettiva diversa”, ha detto Brendan Eich il 3 aprile scorso.

Solo due giorni prima, in un’intervista, aveva assicurato di non voler lasciare il suo lavoro, asserendo di essere “la persona migliore”, per fare un certo tipo di lavoro in casa Mozilla.

Mitchell Baker, presidente della Mozilla Foundation, però, ha confermato le dimissioni di Brendan Eich sul blog ufficiale dell’organizzazione.

“Mozilla è orgogliosa di essere diversa dagli altri – ha scritto Baker – e durante la settimana passata, non siamo stati all’altezza. Noi sappiamo perché delle persone sono state ferite e si sono arrabbiate, e hanno ragione, non siamo restati fedeli a noi stessi. Non abbiamo agito come avevano sperato”

“Brendan Eich ha scelto di ritirarsi dal suo ruolo di direttore generale di Mozilla e della nostra comunità”, ha concluso.

Nel 2008 Eich aveva dato un contributo di mille dollari per sostenere il referendum Proposition 8, contro le nozze gay in California.

Secondo The Guardian, il creatore di JavaScript aveva fatto anche altre donazioni prima di quelle in favore della Proposition 8, a diversi candidati repubblicani. Nel 1991 e nel 1992 durante la campagna presidenziale, aveva sostenuto il candidato Pat Buchanan, definito spesso misogino e omofobo, con una donazione di 1.000 dollari.

Nel 1996 e nel 1998, aveva sostenuto il repubblicano Ron Paul con una donazione di 2.500 dollari.

Altre donazioni erano state fatte, inoltre, da Brendan Eich a varie personalità del partito repubblicano, come Tom McClintock in California, o Linda Smith nello Stato di Washington.

Dopo che Eich era stato nominato CEO di Mozilla, c’erano stati molti attacchi contro il nuovo amministatore, con petizioni contro di lui e contro Mozilla e con iniziative di boicottaggio verso la comunità.


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