Uno nuovo studio ha trovato che le diete ad alto contenuto di proteine animali sono pericolose come il fumo.
I ricercatori della USC Davis, negli Stati Uniti, hanno visto che una dieta ricca di proteine animali, nella mezza età, provoca quasi due volte più probabilità di morire prima e quattro volte più probabilità di morire di cancro, rispetto a una dieta povera di proteine.
Il fattore rischio di una dieta iperproteica è, dunque, paragonabile a quello del fumo.
Secondo lo studio, condotto su un ampio campione di adulti per quasi due decenni e pubblicato ‘Cell metabolism’, l’assunzione moderata di proteine è utile, invece, per chi ha più di 65 anni.
Gli autori di questo lavoro, diretto dall’italiano Valter Longo, hanno preso in considerazione come la biologia cambi con l’età e come ciò che fa male in una fase intermedia della vita può essere utile più tardi o in altre fasi.
Le proteine controllano l’ormone della crescita, IGF-I, che aiuta il corpo a crescere, ma predispongono al cancro. Se, invece i livelli dell’IGF-l diminuiscono drasticamente dopo i 65 anni, si verificano fragilità e perdita muscolare.
Per dieta “iperproteica”, gli scienziati intendono un apporto proteico di almeno il 20%; una dieta “ipoproteica” invece è quella che ha un apporto in proteine inferiore al 10%.
Gli esperti, nella mezza età, consigliano un apporto proteico giornaliero pari a 0,8 g di proteine per chilo di peso.
Naturalmente, non tutte le proteine sono uguali: quelle vegetali, contenute, ad esempio, dei legumi, sono migliori di quelle animali. Le proteine della carne rossa, invece, sarebbero le peggiori.