Muore a 110 anni la più anziana superstite dell’Olocausto

Alice Herz-Sommer, che si ritiene sia stata la più vecchia sopravvissuta all’Olocausto, è morta a 110 anni, domenica.

La donna, deceduta in un ospedale dopo essere stata ricoverata, venerdì per problemi di salute, era stata per due anni in un campo di prigionia nazista.

Pianista di prestigio, la Herz-Sommer, con suo marito e suo figlio, era stata inviata da Praga, nel 1943, in un campo di concentramento, nella città ceca di Theresienstadt.

A Praga, aveva frequentato anche lo scrittore Frank Kafka, prima della tragedia dell’Olocausto.

Herz-Sommer e suo figlio, Stephan, furono tra i meno di 20.000 prigionieri, che furono liberati quando il famigerato campo fu liberato dall’esercito sovietico nel maggio del 1945.

Suo marito era morto di tifo a Dachau. Nel 1942, anche la vecchia madre 73enne della pianista era stata trasportata prima a Terezin, poi, pochi mesi dopo, nel campo di sterminio di Treblinka. Di lei Herz-Sommer non aveva saputo più nulla.

La pianista ha ricordato che, a Terezin, era stata la gioia di fare musica a farla andare avanti.

La sua vita ha anche ispirato il film ‘The Lady In Number 6: Music Saved My Life’, candidato agli Oscar, il prossimo 2 marzo.


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