L’inverosimile storia del naufrago ritrovato dopo un anno

La storia sembra uscita da un film di Hollywood. Un naufrago salvadoregno dice di aver trascorso più di un anno alla deriva nell’Oceano Pacifico.

L’uomo, sarebbe scomparso al largo delle coste del Messico, il 24 dicembre 2012, dopo essere andato a pesca con un amico messicano.

La barca si sarebbe rotta, nel bel mezzo di una tempesta, e anche l’amico sarebbe morto.

Egli, invece, è sopravvissuto per tutto questo tempo, mangiando piccoli pesci e tartarughe.

Con capelli e barba lunghi, l’uomo, che si chiama José Salvador Albarengo, è stato individuato dalle autorità nelle Isole Marshall.

Il 37enne quando è stato visto nell’atollo di Ebon, da due abitanti del posto, ha comunicato con i gesti e i disegni, dato che non parla né spagnolo, né inglese.

Albarenco ha raccontato che nell’atollo a volte, non pioveva e mancava l’acqua fresca ed è sopravvissuto bevendo sangue di tartaruga.

E’ stato trovato su una barca in vetroresina di 7,3 metri vicino all’atollo.

Ha detto di essere originario di El Salvador, ma di aver vissuto almeno 15 anni in Messico, prima del suo viaggio epico.

Il responsabile dell’immigrazione delle Isole Marshall, Damien Jacklick, ha detto che i funzionari stanno ancora raccogliendo informazioni su di lui e che il Dipartimento degli Affari Esteri prenderà i contatti necessari per il suo rimpatrio.

Ha anche spiegato che, dopo la visita medica, il naufrago sarà interrogato dalla polizia locale.

Tra il Messico e le Isole Marshall, in Micronesia, ci sono oltre 12.500 chilometri di distanza.


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