Dai bargigli del tacchino un’app che protegge da pericolosi composti

Nella capacità dei bargigli dei tacchini di cambiare colore sul collo e sulla testa i ricercatori hanno trovato un segreto in grado di contribuire a salvare vite umane, in un eventuale attacco terroristico, in una fuoriuscita chimica o forse anche dal cancro.

I tacchini cambiano il colore dei bargigli per mostrare agitazione o eccitazione, modificandoli e assumendo un diverso colore, che va dal rosso al blu e al blu-biancastro.

Incuriositi dal potenziale che si nasconde dietro al cambiamento di colore dei bargigli dei tacchini alcuni ingegneri degli Stati Uniti e della Corea del Sud hanno deciso di studiare la pelle di questi animali, trovando che essa contiene fasci di fibre di collagene che riflettono la luce, intervallate da una matrice densa di vasi sanguigni.

Come le arterie si gonfiano o si contraggono, così fanno i fasci di collagene, cambiando l’angolo a cui arriva la luce e modificando il colore percepito della pelle.

Il team ha utilizzato quindi un innocuo virus conosciuto come batteriofagi M13, che si auto-replica, per creare delle pellicole che contengono fasci di fibre, simulando la struttura della pelle del tacchino.

Il biofilm ha cambiato colore “immediatamente” quando è stato esposto a vapori chimici diversi.

I composti di vapore contenevano esano, alcool isopropilico, etanolo, metanolo e altri elementi.

Il team ha anche sviluppato un’applicazione mobile, soprannominata iColour Analyser, per distinguere, dalle tonalità del colore, gli specifici prodotti chimici.

“Il nostro sistema è conveniente e a buon mercato”, ha detto Lee Seung-Wuk dell’Università della California, Berkeley, che ha condotto lo studio, pubblicato sulla rivista ‘Nature Communications’.

“Questa tecnologia può essere adattata affinché uno smartphone possa analizzare dal colore un bersaglio chimico”.

Molti scienziati stanno lavorando sullo sviluppo di sensori in grado di leggere il colore, individuando prodotti chimici specifici e mettendo in guardia nei confronti di sostanze tossiche e nocive.

“I nostri sensori colorimetrici possono essere utili per la rilevazione di una varietà di sostanze tossiche nocive e di agenti patogeni proteggendo la salute umana e la sicurezza nazionale”, ha detto lo studio.

“In futuro, potremmo potenzialmente usare questa stessa tecnologia anche per creare un test del respiro in grado di rilevare il cancro e altre malattie”, ha aggiunto.


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