La dislessia dipende dalla scarsa connettività tra le aree del cervello

La dislessia, patologia che si manifesta con la difficoltà di leggere e comprendere il linguaggio, deriva dalla scarsa connettività tra le aree del cervello.

Lo ha scoperto una ricerca fatta nell’Università Cattolica di Lovanio, pubblicata sulla rivista americana ‘Science’.

Per giungere alle loro conclusioni, i ricercatori hanno studiato 45 studenti di età compresa tra 19 e 32 anni, di cui 23 gravemente dislessici.

Con la risonanza magnetica hanno ottenuto immagini 3D del loro cervello quando ascoltavano diverse serie di suoni.

Ciascuno dei partecipanti, di lingua olandese e tutti i destrimani, ascoltavano una serie di suoni diversi, come ad esempio “ba-ba-ba-ba” e “da-da-da-da”.

I ricercatori hanno scoperto che le risposte del gruppo di dislessici e l’intensità delle loro risposte neuronali erano simili a quelle del gruppo di controllo. Dunque questi soggetti riconoscevano i fonemi. Ma erano circa il 50% più lenti degli altri a rispondere.

Quando tutte le loro attività cerebrali sono state analizzate, i ricercatori hanno trovato che i dislessici avevano meno capacità di coordinamento tra tredici regioni del cervello inerenti ai suoni.

Ora, gli studiosi prevedono di poter mettere a punto un nuovo trattamento per ripristinare una normale connettività tra le regioni del cervello.

La dislessia interessa il 10% della popolazione mondiale.


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