Prosegue a Lampedusa il triste rispescaggio dei corpi dei migranti

C.cile.KyengeTre giorni dopo il tragico affondamento di un’imbarcazione di migranti che trasportava circa 500 eritrei e somali, provenienti dalla Libia, al largo dell’isola di Lampedusa, le autorità domenica hanno continuato a cercare i corpi degli annegati.

Venerdì, a causa del maltempo, era stato fermato il recupero dei corpi, dopo che erano stati trovati 111 cadaveri dei migranti, morti giovedì mattina nell’incendio e nell’affondamento del barcone.

Solo 155 passeggeri sono stati salvati e le autorità temono che in fondo al mare possano esserci fino a 360 morti, sulla barca o nei pressi del relitto, che si trova a 47 metri di profondità, a meno di un chilometro dalla riva.

Il ministro dell’integrazione Cécile Kyenge, domenica, a Lampedusa, ha detto: Siamo qui per assistere all’ennesima strage spero che non succeda mai più”.

”Spero che questa strage ci possa far riflettere sulla nostra posizione, sulle nostre frontiere, il nostro mare e soprattutto chiedere che questo dramma non deve essere affrontato da soli ma insieme all’Europa”, ha osservato.

L’Italia ha ottenuto che la questione dell’immigrazione sia all’ordine del giorno della riunione dei ministri degli interni dell’Unione europea, in programma martedì in Lussemburgo.

Mercoledì arriverà a Lampedusa il presidente della Commissione Europea José Manuel Barroso.


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