Il regista erotico Tinto Brass, su cui è incentrato un documentario proiettato al Festival di Venezia, ha detto che avrebbe voluto fare un film sull’attività sessuale di Silvio Berlusconi.
“Avevo voglia di fare un film su Berlusconi. Avevo in mente il titolo di ‘Grazie, Papi”, ha detto Brass, riferendosi al soprannome dato a Berlusconi dalle ragazze da lui frequentate e invitate alle cene eleganti organizzate nelle residenze dell’ex Premier.
Non ho trovato produttori che la finanziassero”, ha continuato il regista che è apparso in occasione della proiezione di “Istintobrass”, il documentario sulla sua vita.
Camicia a righe, bastone, sulla terrazza del lussuoso hotel Excelsior con la sua compagna, la procace Caterina Varzi, che descrive come la sua “musa”, l’80enne ha detto, reduce dall’ictus che l’aveva colpito nove mesi fa, ha detto: “È colpa della tv se i giovani hanno perso interesse per la bellezza. Per quello il pubblico preferisce vedere il porno. E per quello c’è molta violenza sulle donne. Invece per me la donna è fondamentale, determina le condizioni in cui si sviluppa l’uomo”.