Il lato oscuro del rapper coreano Psy

PSY-GangnamPsy ha un lato oscuro, molto oscuro. In un’intervista rilasciata al Sunday Times, l’artista coreano ha dato di sé un’immagine molto diversa da quella che uno potrebbe immaginare.

L’artista coreano, autore di “Gangnam Style” e “Gentleman” è permanentemente in ansia, fuma sigarette su sigarette. Poi, beve.

Beve il giorno e la notte, se piove e se c’è il sole, se fa caldo e se fa freddo…La vodka coreana è “il suo migliore amico”, ma ama anche whisky e tequila.

Psy è stato anche in carcere per droga a 23 anni e ha da sempre un rapporto difficile coi suoi ricchi genitori, che l’avrebbero con loro (il padre nella sua azienda e la madre nella sua catena di ristoranti).

Quella di Psy è anche una storia di violenza, col padre che – dice – ha continuato a picchiarlo, anche quando era adulto.

Psy, il cui vero nome è Park Jae-sang, ha 35 anni ed è padre di due gemelle di 5 anni.


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