In calo la fertlità nei maschi occidentali

infertilità.maschileNei paesi industrializzati, la qualità dello sperma continua a diminuire, sia in termini di perdita di mobilità, sia in termini di diminuzione del numero degli spermatozoi.

La maggior parte dei esperti credono che le cause di questo siano strettamente legate ai fattori ambientali, come l’esposizione ai perturbatori endocrini.

Secondo vari studi, presentati a Londra in occasione della Conferenza annuale della Società Europea di Riproduzione, ad essere deleteri sono i pesticidi utilizzati in agricoltura, l’alimentazione sbagliata, lo stile di vita sedentario, il fumo, oltre all’esposizione ai ftalati e al bisfenolo A, la sostanza chimica presente nella plastica delle bottiglie, nei biberon e negli imballaggi per alimenti.

Un team internazionale di ricercatori, in Australia, ha seguito più di 2 900 gestanti trovando che l’esposizione al fumo, in gravidanza, compromette la capacità riproduttiva dei figli maschi.

Lo stesso studio ha trovato che esiste una diminuita fertilità nei maschi che hanno avuto problemi di sovrappeso durante l’adolescenza.

In generale, dalla Conferenza londinese è emerso che il calo della fertilità interessa tutta la popolazione occidentale. Negli ultimi 15 anni, la fertilità maschile, nella fascia di età compresa tra 18 e 25 anni, è diminuita del 30%.

Per gli esperti, i giovani dovrebbero, anche, evitare di sottoporre i genitali a degli shock termici. Il calore, gli indumenti troppo aderenti, le docce e le saune calde compromettono la fertilità.


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