Secondo un nuovo studio il lavoro su turni è associato a un aumento del rischio di avere disturbi mestruali e un calo della fertilità nelle donne.
Il dottor Linden Stocker dell’Università di Southampton, nel Regno Unito, ha fatto una meta-analisi di tutti gli studi sull’argomento pubblicati tra il 1969 e il gennaio 2013.
Ha confrontato l’impatto degli orari di lavoro non standard (lavori nel turno di notte e in turni misti) con quello riportato dalle donne che non avevano lavorato su turni.
Lo studio, che ha incluso i dati relativi a 119.345 donne, ha trovato che lavorare a turni, alternando mattine, pomeriggi e notti, aveva determinato un 33 per cento in più di interruzione mestruale rispetto alle donne che avevano fatto orari normali, con l’aumento dell’80% del tasso di infertilità.
Le donne che avevano lavorato soli di notte non avevano avuto un rischio statisticamente maggiore di disturbi mestruali o di difficoltà nel concepimento, un aumento del tasso di aborto spontaneo.